Allerta bresaola: se hai questi valori di glicemia non devi mangiarla

La bresaola è un alimento gustoso e apprezzato da molti per il suo contenuto proteico e il basso apporto calorico. Essendo un salume magro e facilmente digeribile, viene spesso consigliato in diete ipocaloriche o per chi pratica attività sportiva. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui il consumo di bresaola potrebbe non essere adatto, specialmente per chi ha problemi di glicemia. In questo articolo, esploreremo i motivi per cui la bresaola può essere controindicata per alcune persone con alti livelli di glicemia e come gestire al meglio l’alimentazione in questi casi.

Cos’è la glicemia?

La glicemia si riferisce alla quantità di glucosio presente nel sangue. Il glucosio è una fonte di energia essenziale per il corpo, ma i livelli di glicemia devono essere mantenuti entro un intervallo specifico per garantire il corretto funzionamento dell’organismo. Quando i livelli di glicemia sono troppo alti (iperglicemia), si possono verificare danni ai tessuti e agli organi. Al contrario, quando i livelli sono troppo bassi (ipoglicemia), possono manifestarsi sintomi come stanchezza, debolezza, e in casi estremi, perdita di conoscenza.

Chi soffre di diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, deve monitorare costantemente i livelli di glicemia per evitare complicazioni a lungo termine. Gli alimenti che vengono ingeriti hanno un impatto diretto sulla glicemia, ed è per questo motivo che è cruciale scegliere cosa mangiare con attenzione.

Il legame tra la bresaola e la glicemia

La bresaola è un alimento di origine animale che, a differenza di altri tipi di salumi, contiene pochi grassi e carboidrati, il che la rende una scelta apparentemente sicura per chi ha problemi di glicemia. Tuttavia, la bresaola può contenere una quantità significativa di sodio, che potrebbe avere effetti negativi sui livelli di zucchero nel sangue e sulla pressione arteriosa, specialmente se consumata in grandi quantità.

Il vero problema della bresaola per chi ha livelli elevati di glicemia risiede nel suo effetto indiretto sul corpo. Sebbene la bresaola non alzi direttamente i livelli di zucchero nel sangue, può influenzare negativamente il metabolismo e la sensibilità all’insulina in alcuni individui.

Bresaola e insulino-resistenza

L’insulino-resistenza è una condizione in cui le cellule del corpo non rispondono correttamente all’insulina, l’ormone che permette al glucosio di entrare nelle cellule per essere utilizzato come energia. Le persone che soffrono di insulino-resistenza hanno spesso difficoltà a mantenere stabili i livelli di glicemia. Sebbene la bresaola non contenga zuccheri o carboidrati in grandi quantità, il suo elevato contenuto di sodio può contribuire alla ritenzione idrica e all’infiammazione, fattori che possono peggiorare l’insulino-resistenza.

Gli studi suggeriscono che un consumo eccessivo di alimenti ricchi di sodio possa portare a un aumento della pressione sanguigna, che è un fattore di rischio per il diabete di tipo 2. Inoltre, il sodio può influenzare la funzione renale e alterare l’equilibrio elettrolitico del corpo, rendendo ancora più difficile per le persone con diabete o pre-diabete mantenere un controllo adeguato della glicemia.

Quando evitare la bresaola: i valori critici della glicemia

È importante sottolineare che non tutti i diabetici o le persone con glicemia alta devono necessariamente evitare la bresaola, ma ci sono alcune situazioni in cui il suo consumo potrebbe essere dannoso. Se hai valori di glicemia a digiuno costantemente superiori a 126 mg/dl o hai sperimentato episodi di iperglicemia postprandiale (dopo i pasti) superiori a 200 mg/dl, dovresti consultare il tuo medico prima di inserire la bresaola nella tua dieta. Questi valori indicano un rischio elevato di complicazioni legate al diabete e richiedono un controllo rigoroso dell’alimentazione.

Inoltre, se sei in una fase di pre-diabete, caratterizzata da valori di glicemia a digiuno tra 100 e 125 mg/dl, è consigliabile ridurre al minimo il consumo di alimenti salati, come la bresaola, per prevenire il peggioramento della tua condizione. Un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre, verdure e grassi sani, può aiutare a stabilizzare i livelli di glicemia e ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2.

Come gestire l’alimentazione con glicemia alta

Se ti è stato diagnosticato un problema di glicemia alta o pre-diabete, è essenziale modificare la tua dieta in modo da mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Qui ci sono alcuni suggerimenti per gestire la tua alimentazione in modo efficace:

  1. Riduci il consumo di sodio: Opta per alimenti a basso contenuto di sale, e limita il consumo di salumi, formaggi stagionati e cibi confezionati.
  2. Aumenta il consumo di fibre: Le fibre alimentari aiutano a rallentare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, mantenendo stabili i livelli di glicemia. Frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono ottime fonti di fibre.
  3. Evita i carboidrati semplici: Zuccheri raffinati e carboidrati semplici, come pane bianco e dolci, possono causare picchi di glicemia. Sostituiscili con cereali integrali e fonti di carboidrati complessi.
  4. Scegli proteine magre: Oltre alla bresaola, esistono molte altre fonti di proteine magre, come pollo, tacchino, pesce e legumi, che possono essere inserite nella dieta senza rischi per la glicemia.
  5. Fai attenzione alle porzioni: Anche i cibi salutari possono influenzare la glicemia se consumati in quantità eccessive. Mantieni le porzioni sotto controllo e cerca di mangiare pasti bilanciati.

Conclusioni

Sebbene la bresaola sia un alimento popolare e generalmente considerato salutare, le persone con glicemia alta o a rischio di diabete devono prestare particolare attenzione al suo consumo. L’elevato contenuto di sodio e i potenziali effetti negativi sull’insulino-resistenza sono fattori da considerare seriamente. Se hai dubbi o se i tuoi valori di glicemia rientrano in quelli critici, consulta sempre un medico o un nutrizionista per personalizzare la tua dieta e prendere decisioni alimentari consapevoli.

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