Come mangiare mozzarella per abbassare il colesterolo: ecco i 3 segreti della nonna

La mozzarella è uno degli alimenti più amati in Italia, con una storia millenaria e una diffusione che abbraccia tutte le regioni del paese. Questo formaggio fresco, noto per la sua consistenza morbida e il sapore delicato, è prodotto principalmente dal latte di bufala o vaccino. Tuttavia, molti non sanno che può essere integrata in una dieta per abbassare il colesterolo, se consumata nel modo giusto. In Italia, ogni anno vengono prodotte circa 500.000 tonnellate di mozzarella, con un consumo che si aggira intorno ai 7 kg pro capite. È particolarmente apprezzata al sud, dove la Mozzarella di Bufala Campana DOP è un’icona della gastronomia locale, ma ogni regione ha la sua variante, dalle mozzarelle più leggere del nord Italia a quelle più saporite del sud.

Le diverse qualità di mozzarella in Italia

La mozzarella ha origini antichissime, risalenti all’epoca romana, ma è nel Medioevo che la sua produzione si diffuse soprattutto nelle zone paludose del Lazio e della Campania. La Mozzarella di Bufala, famosa per il suo gusto ricco e cremoso, nasce proprio in queste aree grazie all’allevamento delle bufale. Al nord, invece, si producono prevalentemente mozzarelle di latte vaccino, meno grasse e più leggere.

Oggi, possiamo distinguere diverse qualità di mozzarella: quella di bufala, quella vaccina e anche varianti a basso contenuto di grassi, pensate appositamente per chi cerca di mantenere sotto controllo il colesterolo. A livello nutrizionale, la mozzarella fornisce una buona fonte di proteine, calcio e vitamine, ma è anche relativamente ricca di grassi saturi. Ecco perché è importante sapere come consumarla correttamente per evitare di influire negativamente sui livelli di colesterolo.

Come viene vissuta la mozzarella oggi: rischi e benefici

Oggi la mozzarella è largamente consumata, ma spesso con poca consapevolezza dei suoi effetti sulla salute. Consumata in eccesso, soprattutto quella di bufala, può contribuire a un aumento del colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”), che è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Circa il 35% degli italiani ha livelli di colesterolo alti, con una maggiore incidenza tra le persone che abitano nelle regioni del sud, dove la mozzarella di bufala è più consumata.

D’altra parte, se inserita correttamente in una dieta equilibrata, la mozzarella può offrire numerosi benefici. Grazie al suo contenuto di proteine di alta qualità e calcio, è utile per la salute delle ossa e dei muscoli. Inoltre, optare per varianti a basso contenuto di grassi o bilanciare il consumo con altre scelte alimentari può contribuire a ridurre il rischio di colesterolo alto, mantenendo però tutto il piacere del suo consumo.

Le leggende metropolitane sulla mozzarella e il colesterolo

Come molti alimenti popolari, la mozzarella è spesso oggetto di miti e leggende metropolitane. Uno dei più diffusi è che la mozzarella di bufala sia sempre più sana di quella vaccina. In realtà, quella di bufala ha un contenuto di grassi più elevato rispetto alla mozzarella vaccina, il che la rende meno adatta per chi cerca di ridurre i livelli di colesterolo. Un altro mito è che consumare mozzarella “senza lattosio” riduca i rischi legati al colesterolo, quando in realtà la quantità di grassi resta invariata.

Un’altra falsa credenza è che la mozzarella non influisca sul colesterolo perché è un formaggio fresco. Sebbene sia vero che i formaggi freschi contengono meno grassi rispetto ai formaggi stagionati, la mozzarella può comunque contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo se consumata in grandi quantità. È quindi importante sfatare questi miti e fare scelte più informate.

Il primo segreto: scegliere la mozzarella giusta

Il primo segreto della nonna per abbassare il colesterolo è scegliere la mozzarella giusta. Opta per la mozzarella di latte vaccino, che contiene meno grassi rispetto a quella di bufala. Esistono anche versioni a basso contenuto di grassi che offrono un sapore simile ma con meno calorie e grassi saturi.

Il secondo segreto: consumarla con moderazione

Il secondo segreto è consumare la mozzarella con moderazione. Anche se è deliziosa, è importante limitarne la quantità. L’ideale sarebbe non superare i 50-60 grammi per porzione, abbinarla a verdure fresche o insalate, evitando di aggiungere olio o altri condimenti ricchi di grassi.

Il terzo segreto: abbinarla ad alimenti che aiutano a ridurre il colesterolo

Il terzo segreto è abbinarla ad alimenti che contribuiscono a ridurre il colesterolo, come fibre e grassi sani. Ecco come fare:

  1. Aggiungi verdure ricche di fibre: Spinaci, rucola e pomodori freschi sono perfetti da abbinare alla mozzarella.
  2. Usa olio extravergine d’oliva: Un filo d’olio è un’alternativa più salutare rispetto a salse o condimenti grassi.
  3. Integra cereali integrali: Servi la mozzarella con pane integrale o fette biscottate integrali.
  4. Frutta secca a guscio: Aggiungere qualche noce o mandorla alle insalate con mozzarella aiuta a bilanciare i grassi.
  5. Consuma yogurt magro: Può essere un ottimo dessert dopo un pasto che include la mozzarella, aiutando a regolare la digestione.
  6. Evita carne o salumi grassi: Spesso la mozzarella viene accompagnata da prosciutto o salumi, ma è meglio evitarli per ridurre l’apporto di grassi saturi.

Tre alternative per ridurre il colesterolo

Esistono diverse alternative per consumare mozzarella riducendo il colesterolo:

  1. Mozzarella light: Questa variante ha un contenuto di grassi ridotto, mantenendo comunque il sapore e la consistenza tipici della mozzarella.
  2. Formaggi freschi a base vegetale: Formaggi a base di latte di mandorla o soia sono ottime alternative per chi vuole abbassare il colesterolo.
  3. Ricotta magra: Sebbene non sia tecnicamente una mozzarella, la ricotta offre una consistenza simile con meno grassi e colesterolo.

Conclusione

Mangiare mozzarella e mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo è possibile, basta fare attenzione a cosa si sceglie e come la si consuma. Seguendo i tre segreti dei nostri nonni e preferendo alternative salutari, possiamo goderci uno dei formaggi più amati d’Italia senza preoccupazioni per la nostra salute.

Lascia un commento