I 3 pericoli del Prosciutto crudo che nessuno ti dice

Il prosciutto crudo è uno degli alimenti simbolo della tradizione culinaria italiana, apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore delicato e la sua versatilità. Viene consumato in diverse occasioni, dagli aperitivi alle cene, spesso abbinato a formaggi, pane o frutta come i fichi. Tuttavia, non tutti sanno che dietro la sua preparazione e il suo consumo si celano alcuni rischi per la salute. In questo articolo analizziamo i principali pericoli legati al consumo del prosciutto crudo e ti diamo consigli su come scegliere un prodotto di qualità.

Come viene prodotto il prosciutto crudo

Il prosciutto crudo viene prodotto partendo dalle cosce di maiale, che vengono salate e lasciate stagionare per periodi che possono durare anche fino a due anni. Il processo di produzione inizia con la selezione delle carni, seguita da una fase di salatura che permette di disidratare la carne e prevenire lo sviluppo di batteri nocivi. Dopo la salatura, il prosciutto viene appeso in ambienti freschi e ventilati, dove la stagionatura continua.

I momenti più critici dal punto di vista della salute sono legati alla fase della salatura e della conservazione. Un eccesso di sale, necessario per la conservazione, può risultare dannoso per la nostra salute, aumentando il rischio di ipertensione e problemi cardiovascolari. Inoltre, i prosciutti di qualità inferiore potrebbero contenere conservanti chimici che possono avere effetti negativi sul nostro organismo. È importante quindi valutare se il prosciutto crudo possa essere consumato quotidianamente o se sia meglio limitarne l’uso a poche volte alla settimana.

Cosa contiene il prosciutto crudo?

Il prosciutto crudo contiene principalmente carne di maiale, sale e, in alcuni casi, conservanti come nitriti e nitrati. La carne proviene da maiali allevati in Italia o all’estero, selezionata per la produzione di prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) o di qualità inferiore. Il sale, che rappresenta circa il 3-5% del prodotto finale, viene utilizzato per disidratare la carne e garantirne la conservazione nel tempo.

Tra i conservanti più comuni troviamo i nitriti (E249, E250), che vengono impiegati per mantenere il colore rosato del prosciutto e prevenire la crescita di batteri come il Clostridium botulinum. Queste sostanze chimiche, sebbene utili, sono state associate a possibili effetti cancerogeni quando consumate in eccesso. Un dato curioso sui nitriti è che vengono utilizzati anche in alcuni medicinali come vasodilatatori per trattare condizioni come l’angina.

Il prosciutto crudo fa bene alla salute?

Il prosciutto crudo, se scelto e consumato con moderazione, non è del tutto dannoso per la salute. Tuttavia, è essenziale limitarne l’assunzione, specialmente per chi soffre di patologie legate al cuore, ai reni o all’ipertensione, a causa dell’alto contenuto di sale. Mangiare porzioni eccessive può portare a un aumento della pressione sanguigna e del colesterolo, compromettendo la salute cardiovascolare. Un’altra controindicazione riguarda chi soffre di problemi digestivi o di gotta, poiché l’eccesso di grassi e proteine presenti nel prosciutto può aggravare tali condizioni.

Pericolo n.1: L’eccesso di sale

Uno dei principali pericoli nascosti nel prosciutto crudo è l’elevato contenuto di sale, che può portare a ipertensione e problemi renali. Il sale è utilizzato in grandi quantità durante la salatura per evitare che la carne sviluppi batteri nocivi. Tuttavia, un eccessivo consumo di sale aumenta il rischio di malattie cardiache. Sulle etichette, il contenuto di sale può essere indicato come “sodio” o “Na”. Controllare questi valori è fondamentale per evitare un eccessivo apporto di sale nella dieta.

Pericolo n.2: I nitriti

Il secondo pericolo nascosto nel prosciutto crudo è la presenza di nitriti, conservanti che vengono aggiunti per mantenere il colore e prevenire infezioni batteriche. I nitriti, indicati in etichetta come E249 ed E250, possono formare nitrosammine, sostanze potenzialmente cancerogene. I nitriti sono spesso presenti nei prodotti di bassa qualità o industriali, e possono contribuire a un aumento del rischio di tumori gastrointestinali. Per ridurre questo rischio, è consigliabile scegliere prosciutti privi di conservanti chimici.

Pericolo n.3: I grassi saturi

Il terzo pericolo è legato ai grassi saturi presenti nel prosciutto crudo, che possono aumentare i livelli di colesterolo LDL, noto come “colesterolo cattivo”. Sebbene il prosciutto crudo non sia particolarmente grasso rispetto ad altri insaccati, contiene comunque una quantità significativa di grassi saturi. Il consumo eccessivo di questi grassi può portare a un aumento del rischio di malattie cardiache e arteriosclerosi. Sulle etichette, i grassi saturi sono spesso indicati come “lipidi saturi”, ed è bene limitare il loro consumo.

Cinque consigli per una scelta salutare

Nella società dell’informazione di oggi, grazie a internet, è possibile trovare tanti consigli su come acquistare il prosciutto crudo. Ecco cinque suggerimenti pratici per una scelta più salutare:

  1. Controlla la provenienza: Scegli prosciutti DOP, che garantiscono standard elevati di qualità e una lavorazione tradizionale, senza conservanti chimici.
  2. Leggi l’etichetta: Evita prodotti con aggiunta di nitriti o nitrati. Prediligi quelli che riportano “senza conservanti”.
  3. Controlla il contenuto di sale: Opta per versioni a basso contenuto di sale per ridurre il rischio di ipertensione.
  4. Modera le porzioni: Consumare piccole quantità di prosciutto crudo ti permette di gustarlo senza esagerare con il sale e i grassi saturi.
  5. Scegli alternative più sane: Se cerchi alternative più salutari, considera la bresaola o il prosciutto di tacchino, che contengono meno grassi e sale.

Conclusione

Una leggenda metropolitana molto diffusa è che il prosciutto crudo, essendo naturale, sia sempre salutare e adatto a un consumo quotidiano. In realtà, questa credenza non ha alcun fondamento scientifico. Il prosciutto crudo va consumato con moderazione, e bisogna fare attenzione alla sua qualità.

Quanto detto in questo articolo può essere riassunto in sei punti chiave:

  1. Produzione e salatura: La produzione del prosciutto crudo implica rischi legati all’eccesso di sale.
  2. Contenuto di conservanti: I nitriti sono presenti nei prosciutti di bassa qualità e possono avere effetti negativi.
  3. Moderazione nel consumo: Il prosciutto crudo può essere gustato occasionalmente, ma non deve essere un alimento quotidiano.
  4. Grassi saturi: Il contenuto di grassi saturi è un altro aspetto da tenere sotto controllo per la salute del cuore.
  5. Lettura delle etichette: Leggere l’etichetta ti aiuta a evitare prodotti con conservanti nocivi e troppo sale.
  6. Alternative salutari: Esistono alternative più sane come la bresaola o il prosciutto di tacchino, che contengono meno grassi e conservanti.

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