Attenzione al tonno in scatola: ecco le tre sostanze dannose

Il tonno in scatola è uno degli alimenti più popolari e pratici, apprezzato per la sua versatilità in cucina e il suo apporto nutrizionale. Tuttavia, negli ultimi anni, l’attenzione sull’impatto sulla salute di alcuni alimenti conservati è aumentata, e il tonno in scatola non è esente da questa preoccupazione. Se da un lato offre proteine e grassi omega-3 utili per il benessere, dall’altro può contenere alcune sostanze dannose che è bene conoscere per evitare rischi per la salute.

Un po’ di storia del tonno in scatola

Il tonno in scatola ha una lunga storia che risale ai primi del Novecento. Durante quel periodo, la conservazione degli alimenti era un’esigenza cruciale per garantire scorte di cibo durevoli in situazioni di emergenza o di necessità. Il tonno, per la sua elevata disponibilità nelle zone costiere e per le sue proprietà nutritive, divenne un alimento ideale da conservare. La tecnologia del confezionamento in scatola, unita alla lunga durata di conservazione, rese il tonno in scatola estremamente popolare in molte parti del mondo.

Inizialmente, il tonno in scatola era considerato un alimento di lusso, ma con l’avanzare delle tecnologie di produzione e la disponibilità di grandi quantità di pesce, il prodotto divenne sempre più accessibile. Oggi, il tonno in scatola è un alimento comune nelle dispense di molte famiglie, apprezzato non solo per il suo sapore, ma anche per la sua praticità e il suo costo contenuto.

Tonno in scatola: un prodotto amato ma con alcune insidie

Nonostante i suoi benefici nutrizionali, il tonno in scatola può contenere alcune sostanze che possono essere dannose per la salute, soprattutto se consumato frequentemente. Per questo motivo, è importante essere consapevoli di ciò che si sta mettendo nel piatto. Alcune leggende metropolitane riguardano presunti effetti del tonno in scatola, come il fatto che non sia adatto per le diete o che faccia ingrassare. La realtà è che, come per qualsiasi alimento, la moderazione e la qualità sono fondamentali.

D’altra parte, esistono delle preoccupazioni scientificamente fondate sulle sostanze presenti nel tonno in scatola, che possono derivare sia dal processo di conservazione che dalla contaminazione dell’ambiente marino.

Tre sostanze dannose da tenere d’occhio nel tonno in scatola

1. Mercurio

Il mercurio è uno dei contaminanti più noti presenti nel pesce, e il tonno in scatola non è un’eccezione. Questo metallo pesante si accumula nei pesci predatori di grandi dimensioni, come il tonno, a causa dell’inquinamento degli oceani. Il consumo regolare di tonno in scatola può portare a un accumulo di mercurio nell’organismo, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute.

L’esposizione prolungata al mercurio può influire negativamente sul sistema nervoso, specialmente nei bambini e nelle donne in gravidanza. Per questo motivo, è consigliato limitare il consumo di tonno in scatola, preferendo varietà a basso contenuto di mercurio come il tonno “skipjack” o “tonnetto striato”, che contengono meno mercurio rispetto ad altre specie come il tonno pinna gialla.

Come ridurre il rischio: Controlla sempre l’etichetta e preferisci marche che indicano un basso contenuto di mercurio o che utilizzano tecniche di pesca più sostenibili.

2. Bisfenolo A (BPA)

Un altro potenziale pericolo del tonno in scatola è la presenza di bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica utilizzata per rivestire l’interno delle lattine di metallo. Il BPA può migrare dagli imballaggi agli alimenti, contaminandoli. Studi hanno dimostrato che l’esposizione a lungo termine al BPA può essere collegata a una serie di problemi di salute, tra cui disturbi ormonali, problemi cardiaci e aumento del rischio di diabete di tipo 2.

Molte aziende stanno cercando di eliminare il BPA dalle loro confezioni, ma non tutte lo hanno ancora fatto. Quando acquisti tonno in scatola, è importante scegliere prodotti con confezioni che dichiarano l’assenza di BPA per ridurre l’esposizione a questa sostanza.

Come ridurre il rischio: Cerca lattine che riportano l’indicazione “BPA free” o preferisci il tonno confezionato in vetro, che non presenta questo rischio.

3. Sale e sodio in eccesso

Uno dei rischi più comuni associati al consumo di tonno in scatola è l’alto contenuto di sale. Il sodio, se consumato in eccesso, può aumentare il rischio di ipertensione, malattie cardiovascolari e problemi renali. Molti produttori aggiungono elevate quantità di sale per migliorare il sapore del prodotto e aumentarne la durata di conservazione. Se non prestiamo attenzione alle etichette, potremmo facilmente superare la dose giornaliera raccomandata di sodio.

Il tonno in scatola può essere una fonte nascosta di sodio, specialmente se consumato con altri alimenti già salati come crackers o pane. Le versioni “light” o “a basso contenuto di sodio” sono opzioni migliori per chi desidera ridurre l’apporto di sale.

Come ridurre il rischio: Opta per versioni di tonno in scatola a basso contenuto di sodio o sciacqua il tonno sotto acqua corrente prima di utilizzarlo per ridurre la quantità di sale.

Due leggende metropolitane sul tonno in scatola

Nel corso degli anni, alcune informazioni errate sul tonno in scatola hanno creato confusione tra i consumatori. Ecco due delle leggende metropolitane più diffuse a cui non bisogna prestare attenzione:

  1. Il tonno in scatola perde tutti i nutrienti durante la lavorazione: Questa è una falsa credenza. Il tonno in scatola conserva gran parte dei suoi nutrienti, inclusi gli omega-3 e le proteine. Tuttavia, è importante scegliere tonno conservato in acqua o olio d’oliva di qualità per mantenere intatte le sue proprietà benefiche.
  2. Mangiare tonno in scatola fa ingrassare: Il tonno in scatola è a basso contenuto calorico, soprattutto se conservato in acqua. È una fonte eccellente di proteine e grassi sani. Tuttavia, come per qualsiasi alimento, è importante non esagerare con le porzioni e integrare il tonno in una dieta equilibrata.

Consigli per un consumo sicuro del tonno in scatola

Per godere dei benefici del tonno in scatola senza correre rischi per la salute, è importante seguire alcune semplici linee guida:

  • Leggi le etichette: Controlla sempre le informazioni nutrizionali per scegliere versioni a basso contenuto di sodio e senza BPA.
  • Limita le porzioni: Cerca di non consumare tonno in scatola più di due o tre volte a settimana per evitare l’accumulo di mercurio.
  • Varia la tua dieta: Alterna il tonno con altre fonti di proteine come pollo, legumi o pesci a basso contenuto di mercurio, come il salmone.

Conclusione

Il tonno in scatola può essere un alimento sano e pratico, ma è importante fare attenzione a tre sostanze potenzialmente dannose: mercurio, BPA e sodio. Scegliere prodotti di qualità, leggere le etichette e variare la dieta sono accorgimenti fondamentali per consumare il tonno in modo sicuro e godere dei suoi benefici senza mettere a rischio la salute.

Lascia un commento