Come cucinare la pasta al pesto per abbassare la pressione: 4 trucchetti superlativi della tradizione

La pasta al pesto è un piatto simbolo della cucina italiana, in particolare della tradizione ligure. Conosciuta per il suo gusto intenso e avvolgente, è apprezzata in tutto il mondo. Ma sapevi che la pasta al pesto, preparata con alcuni accorgimenti tradizionali, può contribuire ad abbassare la pressione sanguigna? Scopriamo insieme i segreti della tradizione per sfruttare al meglio questo piatto delizioso a favore della salute.

Pasta al pesto: dalle origini al piatto iconico

Il pesto ha origini antichissime, che risalgono almeno all’epoca romana, quando si preparavano salse a base di erbe pestate nel mortaio. Tuttavia, la ricetta moderna del pesto alla genovese, con basilico, pinoli, aglio, formaggio e olio d’oliva, è nata in Liguria nel XIX secolo. La regione, con le sue colline profumate di basilico e i suoi oliveti secolari, ha offerto gli ingredienti perfetti per la nascita di questa salsa, che si è presto diffusa nelle cucine di tutta Italia e, successivamente, in tutto il mondo.

La pasta, invece, ha una storia ancora più antica, con tracce che risalgono addirittura all’antica Cina e al Medio Oriente. La sua diffusione in Italia è avvenuta durante il Medioevo, diventando uno degli alimenti principali della dieta mediterranea. L’abbinamento della pasta al pesto, quindi, rappresenta una fusione di elementi tradizionali e regionali che ha dato vita a uno dei piatti più amati e versatili della cucina italiana.

Pesto e ipertensione: facciamo chiarezza

Nonostante il pesto sia generalmente considerato un alimento sano, esistono alcune leggende metropolitane che circolano sul suo consumo, specialmente in relazione alla pressione sanguigna. Una delle convinzioni più diffuse è che il pesto, essendo ricco di olio e formaggio, possa aumentare la pressione a causa del suo contenuto di grassi. Questa affermazione è parzialmente fuorviante, poiché l’olio extravergine di oliva, ingrediente chiave del pesto, contiene grassi monoinsaturi che, al contrario, aiutano a ridurre la pressione arteriosa e migliorano la salute cardiovascolare.

Altra falsa credenza è quella che riguarda il consumo di aglio, presente nella ricetta tradizionale del pesto. Alcuni pensano che l’aglio possa aumentare la pressione sanguigna, quando invece numerosi studi hanno dimostrato che può aiutare a ridurla, grazie alle sue proprietà vasodilatatrici. È quindi importante sfatare queste leggende e conoscere i veri benefici che gli ingredienti del pesto possono offrire, specialmente se preparato e consumato seguendo alcune tradizioni.

1. Utilizzare il basilico fresco e di qualità: il primo trucchetto della tradizione

Il primo segreto per cucinare una pasta al pesto che possa aiutare ad abbassare la pressione è utilizzare basilico fresco e di qualità. Il basilico è ricco di antiossidanti e composti fitochimici, che hanno effetti benefici sulla salute cardiovascolare. Scegliere foglie di basilico giovane e fresco, preferibilmente di origine ligure, permette di esaltare al massimo il sapore della salsa e di mantenere intatti i principi attivi della pianta, che contribuiscono a ridurre la pressione sanguigna.

La tradizione vuole che le foglie di basilico vengano pestate nel mortaio con movimenti delicati, per evitare di scaldarle eccessivamente e di perdere gli oli essenziali, responsabili delle proprietà terapeutiche. Anche se oggi è più comune utilizzare un frullatore, seguire questo antico metodo può fare davvero la differenza.

2. Scegliere un olio extravergine d’oliva di alta qualità: il secondo trucchetto

Il secondo trucchetto è l’uso di un olio extravergine d’oliva di alta qualità. Questo tipo di olio è una fonte preziosa di acidi grassi monoinsaturi e polifenoli, che contribuiscono a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo. Utilizzare un olio di qualità garantisce un pesto più saporito e salutare.

È consigliabile aggiungere l’olio poco alla volta durante la preparazione del pesto, per emulsionare bene tutti gli ingredienti. In questo modo, si ottiene una salsa cremosa che avvolge perfettamente la pasta, esaltando il gusto senza necessità di aggiungere sale in eccesso, il cui consumo è notoriamente sconsigliato per chi soffre di ipertensione.

3. Ridurre la quantità di formaggio: il terzo trucchetto

Tradizionalmente, il pesto alla genovese viene preparato con una combinazione di Parmigiano Reggiano e Pecorino. Tuttavia, per una versione più adatta a chi desidera abbassare la pressione, è consigliabile ridurre la quantità di formaggio o scegliere varianti a basso contenuto di sodio. In alternativa, si può utilizzare del lievito alimentare in scaglie, che offre un sapore simile al formaggio senza aggiungere sodio.

Il trucco consiste nel mantenere un buon equilibrio tra il sapore e le proprietà nutrizionali del pesto, limitando gli ingredienti che potrebbero influire negativamente sulla pressione, come i formaggi stagionati ad alto contenuto di sale.

4. Cuocere la pasta al dente e abbinarla a verdure: il quarto trucchetto

Il quarto trucchetto per preparare una pasta al pesto che favorisca la salute cardiovascolare è cuocere la pasta al dente e abbinarla a verdure fresche o cotte. La pasta al dente ha un indice glicemico più basso rispetto alla pasta troppo cotta, contribuendo a mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue e, di conseguenza, a regolare la pressione arteriosa.

Abbinare il pesto a verdure come fagiolini, patate lessate o pomodori freschi permette di aumentare l’apporto di fibre e di nutrienti essenziali, migliorando il potenziale salutistico del piatto. Le verdure non solo arricchiscono il piatto di colore e sapore, ma forniscono anche vitamine e minerali che supportano la salute del sistema cardiovascolare.

I benefici del pesto per abbassare la pressione

Preparare il pesto seguendo i trucchetti della tradizione non è solo una scelta di gusto, ma anche una strategia per migliorare la salute. Gli ingredienti base del pesto, come il basilico, l’olio extravergine d’oliva e l’aglio, hanno effetti positivi comprovati sulla pressione sanguigna. Questi alimenti contengono composti che favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorano la circolazione e aiutano a mantenere il cuore in salute.

Come integrare la pasta al pesto in una dieta equilibrata

Per ottenere i massimi benefici, è importante integrare la pasta al pesto in una dieta varia ed equilibrata, ricca di verdure, frutta, legumi e pesce. La dieta mediterranea, della quale il pesto fa parte, è nota per i suoi effetti positivi sulla salute cardiovascolare. Consumare la pasta al pesto in porzioni moderate e associarla a un’alimentazione sana può davvero aiutare a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Conclusione

Cucinare la pasta al pesto per abbassare la pressione non è solo possibile, ma è anche un piacere per il palato. Seguendo i quattro trucchetti della tradizione – utilizzare basilico fresco, scegliere olio di qualità, ridurre la quantità di formaggio e cuocere la pasta al dente – è possibile trasformare un piatto gustoso in un vero alleato della salute. Non lasciarti ingannare dalle leggende metropolitane: con i giusti accorgimenti, la pasta al pesto può diventare parte di una dieta salutare e bilanciata, ideale per chi vuole prendersi cura del proprio benessere senza rinunciare ai sapori della cucina italiana.

Lascia un commento